venerdì 17 dicembre 2010

SHOOT ME ! | MARTA JOVANOVIC | LARGO BARACCHE



SHOOT ME ! | MARTA JOVANOVIC | LARGO BARACCHE

A cura di Jovana Stokic

LargoBaraccheProject a cura di Mariano Ipri, Giuseppe Ruffo e Pietro Tatafiore in collaborazione con BOSI Artes

Inaugurazione 23 Dicembre ore 19

23. 12. 2010 | 14. 1. 2011

Il camerino, l’attesa, la cipria, la toilette, sono tutti tratti emblematici di una vita intera. Ti guardi allo specchio, aspetti i riflettori, tamburelli le dita mentre il maquillage si asciuga. Ripeti più volte la parte, ti ricordi l’ordine dei passi, l’adrenalina dietro il sipario sale, invadendo sangue e pelle, il rituale “merda” e via sul palcoscenico si va in scena, tutto dura pochissimo, la velocità di uno schiocco di dita, messo in pratica sotto lo scroscio dell’applauso tanto atteso. Il tempo si racchiude in un cumulo di emozioni surriscaldate dallo uno scenario da rappresentare. L’opera, il gesto, la creazione mettono tutti in moto trascendentalismi obsoleti senza ricordare che è proprio l’adrenalina ciò che vuole suscitare l’artista nel suo pubblico. Ed allora perché non riproporre l’opera, sotto l’aspetto di una fetta di realtà senza ricorrere a rappresentazioni figurative? Perché non assoldare persone comuni e trasformarle ballerine per poco più di dieci minuti? Di certo è che questo progetto, conclamato oltre manica è una festa in itinere pregna di una simbologia contemporanea ed attinente alle nuove forme e formule perché no, di comunicazione. Dietro l’obiettivo Marta Jovanovic è pronta a catturare di tutto, una protagonista non-protagonista tesa alle nuove realtà che circondano un mercato spesso effimero come può essere quello dell’arte in questo momento. Ed allora perché oltre l’effimero kitsch che ci ha anche abbastanza stufato, non poter proporre vere e proprie emozioni come quelle di una prima o dell’attesa prima di andare in scena? Perché rimanere rintanati dietro l’opera quando questa rimane il più grande mezzo di comunicazione mai esistito? Tutto questo mi stuzzica non poco. Il piacere di essere acciuffata nel bel mezzo di una mia idiosincrasia con il movimento corporeo, mi solletica. La grinta di questa mostra in movimento è accessibile a chiunque, la si sente fin dalle prime parole dell’artista per descriverla, una passione che dura dalla più tenera età e che si nota di gran lunga, permane tutti i suoi gesti e le sue scelte e che in fondo l’ha portata a Napoli dopo una sua personale nella Grande Mela. La proliferazione di ormoni, di sensi e guizzi spesso hanno legato queste due città totalmente trasversali ma, pur sempre molto simili. Non è un caso che Shoot Me !, venga proposto nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Non è un caso che verranno scelte persone totalmente differenti per essere immortalate, e non vedo l’ora di poter ammirare un guardiamacchine in tutù oltre che una bella ragazza della “Napoli Bene”. Grazie al “Dance Researshal” saremo circondati da truccatori, parrucchieri, costumisti proprio come in un teatro e questa volta andrà scena il pubblico e l’artista starà a guardare. Tutto questo permetterà di portare avanti un discorso partenopeo sul ripristino di una scena autentica ed attuale dell’arte stessa. Parole come g-local in questo momento potrebbero risuonare fredde ma, è di questo che stiamo parlando. Di uno scenario resto concreto nel giro di anni e con la volontà di molti ad elevare le sorti ed il contesto della nostra realtà.

Aurosa Alison

Largo Baracche | Quartieri Spagnoli | Napoli

www.largobaracche.org | largobaracche@gmail.com | +39 3933641664

sabato 13 novembre 2010

OSSA OSSIA MESSIA | FRANCO LO SVIZZERO | Largo Baracche & 1 Opera



L' artista Franco Losvizzero presenta presso la galleria "1 Opera" e nello spazio espositivo "Largo Baracche" di Napoli la sua prima personale partenopea.
Una serie di lavori dedicati alle "ossa bianche del nostro inconscio" andranno a segnare un ulteriore tappa alchemico/metafisica nel ritratto di questo giovane artista. Come una struttura, complessa e radicata, Losvizzero immagina un' impalcatura o grotta, capace di sostenere strati e rimembranze del nostro vissuto, traumi e immagini, non solo religiose, impresse a ferro e fuoco nell' anima, "...nelle cavità oscure della carota ove il coniglio bianco esplora e sposta memorie comuni ad un mondo delle meraviglie o semplicemente ad un buco vuoto e profondo! Infinitamente profondo.." (F.L). "La scala nel buio" oppure "La porta della cantina" (in inglese "The cellar door" che fa riferimento alla frase che appare nel film fantastico Donnie Darko di Richard Kelly - Dove si ritiene sia una apertura verso una nuova percezione della realtà) sono tutti titoli possibili per un viaggio che piú volte l' artista intraprende; in questa mostra Losvizzero si confronta con la parte oscura, sotterranea, quella che nasconde ma che spesso "vomita in superficie rigurgiti velenosi".
OSSA OSSIA MESSIA racconta del contenuto e non del contenente, della merda intestinale e non del sorriso ammiccante, del buco nella terra madre dell' alchimia: di Napoli. Capitale del budello sotterraneo alla stregua di Roma, dove l' artista nellla notte Bianca del 2006 presentava nelle catacombe "La Giostra" con otto personaggi surreali e i suoi robot luminescenti.
Lo spazio di Largo Baracche, un budello sotterraneo, é il perfetto percorso per entrare come lui afferma "nel ventre della montagna" (detto alla Jodorwsky) di questo artista ormai lanciato in una serie di successi tra Berlino (con la mostra APOCALISSE XXI, 8-30 Ottobre 2010) e New York (con la mostra Anima' LS, conclusa il 4 Ottobre 2010), dalla finale del Premio Cairo al Museo della Permanente di Milano (27-31 Ottobre 2010) a The White Cellar negli ex Palazzi Fiat di Torino (3-7 Novembre 2010). Considerato tra i nuovi "artisti cannibali" e come rappresentante del Nuovo Surrealismo Italiano (almeno in Germania questo era il sottotitolo della mostra) Franco Losvizzero spazia dalla Performance alla video arte, dalla pittura all' istallazione, dalla scultura alla fotografia, al cinema (vincitore con il film N.Variazioni - 90 min. Colore ITA - alla Sez. di Cinema Sperimentale del Festival Internazionale del Film Di Roma con protagonisti: Violante Placido, Luca Maria Patella, Pierluigi Coppola).
L' uso del bianco, le sculture meccaniche, le performance del coniglio (una donna completamente nuda, dipinta di bianco, con una maschera da coniglio, si aggira nelle fiere e sulle sculture meccaniche di Franco Losvizzero) lo hanno reso riconoscibile, i disegni e i quadri piu' intimi ci sveleranno la materia di cui é fatta l' arte di un artista che guarda lontano... nei meandri del suo inconscio.


a cura di Giuseppe Ruffo, Pietro Tatafiore, Mariano Ipri
Largo Baracche in Piazza Baracche (Quartieri Spagnoli)
Venerdí 19 Novembre 2010, ore 19.0
musiche originali di: Ludovico Van Piazza
periodo: per 4 settimane dall' apertura

Info : largobaracche@gmail.com

www.largobaracche.org

tel. +39 3933641664

giovedì 16 settembre 2010

Arturo Ianniello

Superficie Tempo 04

1 Opera
Inaugurazione 24 Settembre ore 19
Dal 24 al 15 Ottobre 2010
A cura di Mariano Ipri, Giuseppe Ruffo, Pietro Tatafiore

1Opera Gallery cambia nome: dallo scorso luglio la galleria di via bellini è diventata 1Opera. Nome nuovo ma obiettivi di sempre: nel cuore del centro storico di Napoli lo spazio espositivo continua il suo viaggio attraverso l'arte contemporanea proponendo al pubblico singole opere di artisti nazionali e internazionali, inserendosi a pieno titolo tra le tappe obbligatorie di chi vuole avvicinarsi all'arte in questa città.
I lavori non si fermano nella galleria di via bellini 26, prova ne è la prossima mostra dello scultore salernitano Arturo Ianniello, che verrà inaugurata il 24 settembre e che resterà aperta fino al 15 ottobre.
Superficie 04, questo il nome della mostra, presenterà al pubblico metalli inquieti e senzienti, sospesi tra natura organica e oblio minerale, veri e preziosi ricettacoli di memoria. Provengono da antiche botteghe artigiane, da fattorie abbandonate, da giacimenti di archeologia industriale scovati in giro per le terre del Vallo di Diano e dei Monti Alburni.

Il postmoderno cede il passo alla rivisitazione del moderno. L’ornamentale, il frivolo, il corrivo, sono lasciati alle spalle in nome dell’essenziale e del severo, del nucleare, dell’introspettivo.

Un tentativo di lasciarsi alle spalle le dottrine sull'arte degli ultimi trent'anni, dove forma e sostanza riprendono ad essere il connubio che in fondo sono sempre stati.

1 Opera
Via Vincenzo Bellini 26
80100 Napoli tel. +39 3933641664
Email: info.1opera@gmail.com www.largobaracche.org

domenica 13 giugno 2010

MORTI BIANCHE







Largo Baracche, Napoli
Inaugurazione 25 Giugno ore 19
Dal 25 Giugno al 30 Agosto 2010
A cura di Mariano Ipri, Giuseppe Ruffo e Pietro Tatafiore
Artisti: Maria Giovanna Ambrosone, Vittorio Formisano, Corrado LaMattina, Leskin, Elpidio Ziello




Si definiscono morti bianche quei decessi che avvengono sul luogo di lavoro a causa di scarsa sicurezza, specialmente nei settori dell'edilizia, della siderurgia e nelle miniere. L'assenza di un esplicito responsabile di questi lutti ha portato a definire BIANCHE queste morti, che in Italia flagellano i lavoratori in maniera crescente, specialmente negli ultimi anni.
Le vittime di queste tragedie hanno già raggiunto quota due milioni e mezzo nel mondo, e una buona parte di questi sono bambini.
I giovani artisti di largo baracche tentano una nuova riflessione sul fenomeno, riportandolo sotto i riflettori tramite l'arte e quindi l'innovazione creativa. Un approccio diverso alla questione, che proietterà luce sulle vittime della disattenzione dando voce ad un universo di cui non si parla mai davvero abbastanza, a dimostrazione che guardare alla società contemporanea con uno sguardo diverso è possibile, indagando una questione che ci riguarda tutti attraverso l'occhio speciale dell'arte.




Largo Baracche Quartieri Spagnoli Napoli tel. +39 3933641664
www.largobaracche.org largobaracche@gmail.com

martedì 11 maggio 2010

OBEY TO 1OPERA GALLERY



PEACE AND REVOLUTION by SHEPARD FAIREY

Un’Opera
Inaugurazione 28 Maggio ore 19

Dal 28 al 15 Giugno 2010

A cura di Mariano Ipri, Giuseppe Ruffo, Pietro Tatafiore

Per la prima volta a Napoli negli spazi della galleria Un’Opera , sarà presentato un lavoro della nuova super star americana Shepard Fairey, in arte OBEY; Peace and Revolution è il nome dell’opera in edizione limitata.

La sua esperienza artistica inizia con la produzione del suo primo sticker, "Andre the Giant has a posse", un adesivo nato nel 1989 che ritrae il volto del noto lottatore di Wrestling, un’impronta lasciata impressa nella memoria visiva, analoga ad vera e propria operazione di pubblicità subliminale. Tuttavia in questa circostanza il prodotto non esiste e sotto il volto del Gigante compare la scritta Obey, presa in prestito da They Live, film diretto da John Carpenter nel 1988.

Nasce cosi la campagna “Obey Giant”, aumentando a dismisura l’affissione in numerosi città, creando interesse e riflessione sul significato di “spazio pubblico”, propaganda e controllo.

Nel 2008 l’artista produce il poster blu-bianco-rosso di Barack Obama, con la scritta HOPE e PROGRESS immagine simbolo della campagna presidenziale del neo Presidente americano.

Dopo vent’anni di produzione artistica il museo di Boston dedica a Shepard Fairey una mostra monografica, didascalica, per celebrare il concetto "icona".
I più importanti musei del mondo stanno inserendo Shepard Fairey nelle loro collezioni; l'artista è stato presentato nell'autunno inverno 2009/2010 presso il MACRO Future di Roma nella mostra collettiva "Apocalypse Wow!".

Un’Opera Via Vincenzo Bellini 26
80100 Napoli tel. +39 3933641664
Email: 1operagallery@gmail.com


lunedì 5 aprile 2010

17 Aprile 2009 Elio Varuna Tutto Continuamente Sgocciola

Il giovane pittore Elio Varuna sbarca nella città partenopea con una mostra personale dal titolo surreale “Tutto Continuamente Sgocciola” che si tiene negli spazi espositivi di Largo Baracche, immersi nei Quartieri Spagnoli, nuovo polo d’attrazione per esibizioni e mostre d’arte di qualità di artisti emergenti e non.
Dopo un 2009 di grandi successi in cui ha esposto nella collettiva “Apocalypse Wow!” al Museo d’Arte Contemporanea di Roma, ed è stato l’unico artista italiano invitato a partecipare alla Biennale di Shanghai, Varuna porta ora ventuno opere inedite nel percorso espositivo sotterraneo di Largo Baracche, gestito e curato da Giuseppe Ruffo e Pietro Tatafiore.
Conosciuto ed apprezzato per le sue pitture ed istallazioni dal sapore surreale e pop, l’artista romano figura tra i maggiori esponenti del nuovo surrealismo internazionale che fonde la lezione degli avanguardisti del primo Novecento con immagini ed icone del nuovo Millennio creando opere sorprendenti attraverso accostamenti inattesi che parlano ai sensi così come al subconscio, riscontrando una crescente schiera di appassionati e collezionisti.
Presentato sui media, trasmissioni radiofoniche e in un documentario su RAI 4, Varuna ha conquistato un grande pubblico di fan in Italia e all'estero.
Per “Tutto Continuamente Sgocciola” Varuna ha generato un inedito ciclo di dipinti che affrontano il concetto dell'umido - il mysterium dei liquidi - elemento indispensabile, fonte di vita, luogo d’incontri bizzarri tra esseri fantasmagorici in uno scenario stellare dai colori brillanti, spunto per mille racconti contemporanei pervasi d'alchimia e codici pop.


Mostra: “Tutto Continuamente Sgocciola – e altri dipinti surreali”
Artista: Elio Varuna
Luogo: Largo Baracche (Piazza Baracche) e Un'Opera Gallery (via Bellini) - Napoli
Inaugurazione: sabato, 17 aprile 2010 alle ore 18
Durata: fino al 2 maggio 2010
Curatori: Giuseppe Ruffo, Pietro Tatafiore